giovedì 19 novembre 2009

L'amore al tempo del Wunderbaier

L'estate del 1996 me la ricorderò sempre.
Al lessico in codice che avevamo inventato per parlare dei nostri affari, mentre passavamo l'estate dai parenti nelle Marche, la Checca aggiunse il termine Wunderbaier.




Al Wunderbaier era da un pò che ci si pensava.
Wunderbaier lo facevano sempre in Biutiful e per sottolinearne l'arrivo partiva il sassofono.
Wunderbaier lo praticava anche Barbie snodabile sul sedile posteriore del camper di Ken.
Il fratello della Checca faceva Wunderbaier da solo chiuso nel bagno, e la nonna lo scopriva sempre e gli diceva di lavarsi le mani con l'aceto.
Insomma, ho ben impresso quel momento che mi catapultò nella vita adulta o, almeno, di ragazza che ha a che fare con l'altro sesso.
Perchè quando sai che è possibile il Wunderbaier, i ragazzi li guardi in modo diverso e senti strane aritmie interne, anche se guardi la Barbie con nostalgia.
Poi gli anni passano e il Wunderbaier diventa la norma e la più grande attrattiva dell'età adulta. Si diventa monotematici scindendo le relazioni in wunderbaieriane o meno e c' è gente che per fare Wunderbaier ti fa ubriacare, va a troie o con la prima platessa che passa. E il Wunderbaier è ovunque, anche nelle ragazzine delle elementari che ti chiedono come posso fare perchè sono poco secsi.
Così.
Adorerei tornare indietro in quei cinemi solitari, dove passavi i pomeriggi sprofondata nelle poltrone rosse, a pensare alla prossima sequela di limoni, maledicendo tua madre per l' aglio e olio a pranzo.
C'era una leggerezza che sento ogni giorno più lontana, un pò la sensazione che avevo quando con le Barbie non mi divertivo più.


7 commenti:

  1. Bellissimo post, ho respirato la stessa nostalgia di quando ho ascoltato con orecchie adulte "Cantano i ragazzi" di Marco Masini. Nostalgia struggente. Peccato ci sia quel "da un _pò_ lo" che stona.... ;)

    RispondiElimina
  2. data la vicinanza col mondo agreste, la mia pre-adolescenza non ha dovuto svenarsi in biglietti cinematografici

    siamo alla seconda citazione di "platessa": mangi troppi fish&chips?

    RispondiElimina
  3. Troppe platesse gattamorte in giro, se capisci quello che intendo :)

    RispondiElimina
  4. Comunque essendo allergica alle graminacee, l'agreste non l'ho mai preso in considerazione...

    Masini comunque devo dire che è stato una colonna sonora notevole anche delle mia adolescenza, insieme a Non è la Rai e agli 883. Quanti pianti finti davanti allo stereo...

    RispondiElimina
  5. Ah, i pomeriggi al cinema...che ricordi lontani..ultimamente ho la sensazione che la nostra sia stata l'ultima generazione che ancora si beava delle farfalle nello stomaco e limonava fino alla slogatura della mascella..credo che i gggiovani siano molto più disillusi di noi...

    RispondiElimina
  6. Forse. però non cadiamo nell'errore di dire che quello che viene dopo di noi è sempre peggio. diamogli una possibilità, puvrein.

    RispondiElimina
  7. Chissa' quanto lo scoppio della moda dell'aidiesse ha influenzato il wunderbaier degli adolescenti di fine Ottanta-inizio Novanta.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails