domenica 17 ottobre 2010

Un comodino ci renderà più intelligenti

La relazione più lunga della mia vita, finora, l'ho avuta con "Chi l'ha visto.
Una storia cominciata quando avevo undici anni e, lo ammetto, ancora tornavo a dormire nel lettone, quando quella musica partiva e mi ipnotizzava portandomi in un mondo di dispersi, di rapiti, corpi senza identità. Devo ammettere che, anni dopo, quando vidi il mio primo film horror, non fui affatto sorpresa ne angosciata, in quanto da anni mi sottoponevo a un settimanale allenamento alla tensione, all'orrore.
Vorrei dire di avere imparato qualcosa, da tutte quelle storie, ma l'unica cosa che mi viene in mente è che sono più ossessionata dai particolari, li ricerco con una diligenza infinita, li pretendo dalle azioni altrui.
Così, quando incontri una persona, amica di amici, e le dici "Guarda, io ti conosco, prendi da 5 anni il treno delle 17.16 con me" e ti rispondono due occhi dilatati dallo stupore, incapaci di rispondere, ti senti un alieno che ha raggiunto la terra per sbaglio.
"Tempi duri per i sognatori", chiosava un film che odio.
Ma è un poco vero.

2 commenti:

  1. Maccome un film che odi! Ma se lo abbiamo visto assieme al cinema :(
    In ogni caso anche io, nonostante non abbia mai visto Chi l'ha visto, mi trovo nella stessa attenzione nei dettagli...

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  2. Non lo sopporto più. Mi rende nevrastenica.

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