Torno a casa, due sere fa. E' notte fonda. Ho bevuto. Non troppo eh, giusto quel tanto per considerarmi allegra e senza paranoie all'orizzonte. Questa condizione di frivolezza indotta mi fa sentire quasi sempre un pò colpevole, perchè fuori -nel mondo- ci sono le guerre, c'è un governo incosciente e da qualche parte la mucca pazza miete ancora vittime. Che cazzo sono allegra a fare. Sono questi i momenti in cui -alticcia, diciamolo- comincio a leggere il giornale online, di solito Repubblica.it. Bene. Apro il mac. La Nasa (nome che ritengo da sempre particolarmente imbecille) informa che sulla terra esistono gli alieni. In un lago tossico. Microrganismi. Grandi quanto un bacillo.
Tossisco a ripetizione. Mi chiedo se i giornalisti siano vagamente consapevoli della portata delle notizie che divulgano alla massa, massa che -non mi considero l'unica, no- spesso e volentieri è in uno stato di alterazione alcolica e, quindi, vulnerabile e indifesa.
Poi, cogitando più razionalmente sulla questione, decido che è un problema mio, che il flusso di notizie non mira a spingerci verso un'effettiva comprensione della vita reale, ma a risucchiarci in un vortice continuo di cui non capiamo il senso, per mancanza di strumenti e per assenza del senso stesso. E la fissazione sugli alieni è solo casuale, e dettata da stati di alterazione alcolica, poco compatibili con qualsivoglia manifestazione della vita reale e con la scrittura di post dotati di senso su un blog pressochè dimenticato.
Tossisco a ripetizione. Mi chiedo se i giornalisti siano vagamente consapevoli della portata delle notizie che divulgano alla massa, massa che -non mi considero l'unica, no- spesso e volentieri è in uno stato di alterazione alcolica e, quindi, vulnerabile e indifesa.
Poi, cogitando più razionalmente sulla questione, decido che è un problema mio, che il flusso di notizie non mira a spingerci verso un'effettiva comprensione della vita reale, ma a risucchiarci in un vortice continuo di cui non capiamo il senso, per mancanza di strumenti e per assenza del senso stesso. E la fissazione sugli alieni è solo casuale, e dettata da stati di alterazione alcolica, poco compatibili con qualsivoglia manifestazione della vita reale e con la scrittura di post dotati di senso su un blog pressochè dimenticato.
Non prendertela, gli alieni ci troveranno presto, e porranno fine alle nostre sofferenze con una rapida colonizzazione indolore.
RispondiEliminaLucidamente lo sospetto anch'io da molto tempo.
RispondiEliminaAh, quindi esisti ancora! ;)
RispondiEliminaNel senso Lockiano del termine..
RispondiEliminaLocke non c'entra, qui la cosa è molto più cartesiana, almeno dal punto di vista dei lettori: tu blogghi, dunque sei.
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RispondiEliminaPiu' o meno le stesse considerazioni che ho fatto quando al tg2, senza alcun preambolo e senza alcun nesso con quanto detto prima o dopo, hanno letto una notizia sugli apprezzamenti dell'FBI (si, si, proprio l'efbiai) al buon vecchio De Gennaro (si, si, proprio lui): alieni!
RispondiEliminapassa piu' spesso
Ma davvero. È un scandalo (sic)!
RispondiEliminaMa se non c'hai più voglia di tenere un blog che ci devi scrivere dentro fanne uno fasciòn che ci metti le fote di come ti vesti la mattina, le pastine che mangi per colazione e cosine siNpatiche come gli assorbenti usati... Molto trendy.
PS: Gli alieni siamo noi.