In un mescolarsi di sensazioni contraddittorie, finisce anche questo anno.
12 mesi, 365 giorni, chissà quante ore passate con me stessa, la me di sempre o solo così diversa da sentirmi finalmente parte di uno strano equilibrio.
Cosa c'è di nuovo?
Non mi interessa piacere, ammortizzare l'attrito delle cose.
Non mi fanno paura gli imprevisti, neanche il fatto che per un lungo periodo sarò all'estero, da sola.
Ho voglia di non essere troppo perfetta: fare, fare, fare ma anche dormire, oziare, bere e soprattutto sperperare, la cosa che mi riesce decisamente meglio. O meglio, mejo.
E poi vivrò con un trans, volete mettere quando lo racconterò ai miei nipoti?
Nonna per un periodo ha vissuto con un trans, un uomo che si vestiva da donna mantenendo gli attributi maschili, molto di moda negli anni 2000, soprattutto come sollazzo dei politici italiani.
Geniale.
Ho sempre pensato che sarei stata ricordata per altro, ma mi accontento, in nome della gloria.
In questo marasma di sensazioni, l'unica preoccupazione che prende spazio è la seguente:
è femministicamente possibile organizzare una valigia di vestiti per sei mesi (ergo due cambi di stagione)?
Cioè, cosa devo mettere per sentirmi a mio agio e quotidianamente desiderabile, in una valigia che non può superare i 20 chili?
Questo è un quesito che mi arrovella.
Per il resto, buone feste.
Tesoro la soluzione è pagare il bagaglio aggiuntivo: spendi meno che nel malaugurato caso di un paio di chili di troppo: di solito sono 50 euri a chilo in più...
RispondiEliminaIn ogni caso: in bocca al lupo!
Un abbraccio forte
Questà è LA domanda!
RispondiEliminaSe pensi che avrai delle entrate di danaro, allora non portarti dietro troppe cose e prendi là!
Auguri!
RispondiEliminaEle
Entrate di denaro? what's entrate di denaro?
RispondiEliminaQualunque cosa porterai, non sarà quella giusta.
RispondiEliminaele